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ISTITUTO DI PSICOTERAPIA ANALITICA AION DI BOLOGNA (aut. Ministeriale 172)

ORIENTAMENTO DIDATTICO DI PSICOTERAPIA: PSICODINAMICO

 

MISSIONE DELL'ISTITUTO E SCOPO SCIENTIFICO: formare psicoterapeuti che nell'ambito dei modelli della mente e delle metodiche scientificamente validate della moderna psicodinamica possano anche utilmente avvalersi dell'orientamento junghiano.
L'Istituto AION, seguendo le moderne linee di qualità dell'Ordinamento Didattico approvate dal MUR (che vengono qui sotto riportate), forma psicoterapeuti psicodinamici in grado di fare una Diagnosi secondo i criteri del DSM-5, integrato con il PDM-2 e la Diagnosi Strutturale di Personalità, dei vari Disagi Psichici come classificati in modo accettato internazionalmente e di porre in essere, a seconda dello specifico/i Disturbo/i diagnosticato/i gli specifici e più utili trattamenti di psicoterapia psicodinamica, accuratamente integrati con aspetti della teoria della psicologia analitica junghiana.

 

DIPLOMA: L'Istituto AION è una Scuola di Psicoterapia Analitica e come tale forma Psicoterapeuti riconosciuti a norma di Legge dallo Stato italiano. Il diploma rilasciato dall'Istituto conferisce il Titolo di "Specialista in Psicoterapia Analitica" e consente la pratica della psicoterapia secondo le norme di legge vigenti.

 

 

CRITERI MINISTERIALI DI QUALITÀ DELL'ORDINAMENTO DIDATTICO PREVISTI DAL MUR PER TUTTE LE SCUOLE DI PSICOTERAPIA

 

Insegnamenti teorici

 

Le norme relative agli insegnamenti teorici sono inserite nel comma 3 dell'art. 8 e nell'art.9 del Regolamento 509/1998. Gli insegnamenti teorici corrispondono agli insegnamenti di base clinici e non clinici e ai caratterizzanti di tipo teorico relativi all'indirizzo metodologico della Scuola.

 

Competenze fondamentali da acquisire

 

a) Saper condurre una valutazione metodologicamente affidabile e chiaramente condivisibile delle problematiche cliniche del cliente.

 

b) Saper utilizzare i concetti mutuati dalla psicopatologia e dalla psichiatria all'interno della valutazione.

 

c) Saper adeguare la metodologia della valutazione in funzione delle caratteristiche cognitive, della fase di sviluppo e delle caratteristiche socioculturali del cliente.

 

d) Conoscere i concetti caratterizzanti dell'indirizzo metodologico e teorico-culturale dell'Istituto.

 

e) Conoscere le strategie e le tecniche di intervento derivanti dai concetti caratterizzanti in modo tale da riconoscere quanto esse possano essere efficacemente applicabili rispetto alle problematiche rilevate nella valutazione del cliente.

 

f) Conoscere concetti, strategie e tecniche di altri indirizzi psicoterapeutici in funzione della capacità di riconoscere quali di essi possano essere utili rispetto alle problematiche rilevate nella valutazione, allo scopo di poter suggerire efficaci modalità di intervento.

 

Formazione pratica

 

Le norme relative alla formazione pratica sono inserite nel comma 4 dell'art. 8 del Regolamento 509/1998. La formazione pratica corrisponde ad Attività Formative caratterizzanti di tipo teorico/pratico relative all'indirizzo metodologico della Scuola, classificate come "Insegnamento teorico/pratico", "Esercitazione" e "Supervisione".

 

Competenze fondamentali da acquisire

 

a) Saper stabilire una relazione terapeutica utilizzando una comunicazione chiara ed empatica e definendo il setting e le regole del trattamento.

 

b) Saper mantenere una relazione terapeutica monitorando costantemente le componenti del processo terapeutico, identificando quali di esse rendono il processo stesso efficace e quali lo rendono difficoltoso.

 

c) Saper risolvere in maniera efficace i momenti critici della relazione terapeutica.

 

d) Saper utilizzare le strategie e le tecniche caratterizzanti dell'indirizzo metodologico teorico-culturale dell'Istituto in maniera efficace rispetto agli obiettivi terapeutici del trattamento.

 

e) Evolvere nella propria capacità di condurre efficacemente le psicoterapie attraverso l'utilizzo di supervisioni e di confronto professionale con altri colleghi.

 

f) Saper monitorare i propri limiti personali e professionali ed utilizzare strategie per risolvere i problemi rilevati in entrambe le aree.

 

g) Saper mantenere un aggiornamento continuo anche attraverso la conoscenza dei risultati della ricerca scientifica nella loro evoluzione.

 

Raccomandazione 3.0.A

Si raccomanda che la formazione pratica venga erogata in maniera crescente, in termini di ore, nel corso delle 4 annualità. Negli istituti in cui è presente l'obbligo di analisi personale essa non deve superare le 50 ore annue e non deve essere eseguita con i Docenti dell'Istituto.

 

 

ORDINAMENTO DIDATTICO DELL'ISTITUTO AION APPROVATO DAL MUR SECONDO I CRITERI DI QUALITÀ PREVISTI

 

Basi della psicodinamica I - II
C.1 - Insegnamento caratterizzante con lezioni solo teoriche
Ore per annualità: 10 - 5
Docente: E. Lancianese
I. Verranno trattati i principi fondamentali della psicodinamica moderna: la trasformazione della vecchia teoria filosofica della psicoanalisi nell'attuale scienza clinica psicodinamica, la storicizzazione ed il superamento della vecc hia teoria culturale freudiana ed il moderno confronto integrativo fra la psicodinamica e il DSM 5.
Obiettivi: far acquisire all'allievo una corretta comprensione teorica della non scientificità delle teorie classiche della psicologia del profondo e del loro superamento nell'attuale scuola psicodinamica che si basa su criteri di scientificità ed efficacia riconosciuta.

II. Attuale concezione di "conflitto e contenuto dell'inconscio" in psicodinamica rispetto ai modelli operativi interni della Teoria dell'attaccamento e dei risultati delle neuroscienze.
Obiettivi: far acquisire all'allievo un'adeguata conoscenza teorica dei moderni rapporti ed integrazione della psicodinamica con teorie psicologiche e risultati neuroscientifici accettati e dimostrati secondo i criteri internazionali di scientificità.

 

Psicodinamica Generale III – IV
C.2 - Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche
Ore per annualità: 5
Docente: F. Crisalidi
III. Freud e la psicoanalisi: Stimoli, istinti e pulsioni, la meta-psicologia. Lo sviluppo psicosessuale, il sogno, la psicopatologia e i casi clinici. Sviluppo del movimento psicoanalitico: A. Adler, W. Reich, C. G. Jung, G. W. Groddeck, S. Ferenczi, K. Abraham, O. Rank. Anna Freud: la psicologia dell'Io e i meccanismi di difesa. Utilizzo pratico nel setting e in psicoterapia.
Obiettivi: il corso intende fornire la conoscenza circa i principali autori e modelli evolutivi che costituiscono la psicologia dinamica; i punti di forza e di debolezza delle singole teorie; gli aspetti di continuità, di revisione e di differenziazione dei diversi orientamenti; i presupposti e le implicazioni sottesi a ogni costrutto teorico.

IV. La scuola inglese: M. Klein, D. W. Winnicott, H. Kohut, W. R. Bion. I fondamenti della psicologia dinamica: la teoria delle relazioni oggettuali, la teoria relazionale americana, la psicologia del Sé, la teoria dell'attaccamento. Il ruolo della teoria nella pratica clinica. La psicoanalisi di oggi: O. Kernberg, Glen O. Gabbard, N. McWilliams. Il caso clinico e il modello di psicoterapia psicoanalitica. Casi clinici ed applicazioni pratiche.
Obiettivi: il corso è finalizzato a favorire negli studenti la capacità di applicare in concreto le conoscenze acquisite mettendoli in grado di aver appreso il pensiero degli autori trattati e di confrontarne le posizioni; di saper argomentare, anche con giudizi autonomi, le idee e i problemi ad esse connessi; di applicare nel contesto clinico più adeguato e con padronanza della disciplina le conoscenze apprese.

 

Clinica psicodinamica dei DCA e nuove dipendenze I – II – III – IV
C.2 - Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche
Ore per annualità: 5 – 5 – 10 - 10
Docente: A. Raggi
I. Psicologia delle dipendenze patologiche; principali teorie sulla dipendenza con particolare riguardo alle dipendenze comportamentali. Introduzione alla clinica psicodinamica dei DCA, psicopatologia dei disturbi alimentari, eziopatogenesi ed epidemiologia dei DCA. DCA e dipendenze: DCA come Food addiction.
Obiettivi: lo scopo è quello di conoscere le principali teorie sulla dipendenza patologica e comprensione della natura complessa dei DCA nella sua valenza di sintomo e categoria diagnostica per promuovere una corretta competenza diagnostica e porre le basi per la capacità di scegliere adeguate strategie terapeutiche.

II. Principi di diagnostica differenziale nei DCA, principali e possibili comorbidità, doppia diagnosi. Obiettivi: l'obiettivo è la comprensione più approfondita della natura complessa dei DCA nel suo aspetto di disturbo da dipendenza, affinare capacità diagnostica.
III. Variabili psicosociali e culturali nei DCA, il ruolo della famiglia nei DCA: dall'analisi della domanda al trattamento.
Obiettivi: lo scopo è quello di comprendere la natura sistemica dei DCA, quale sintomo di un disagio multilivello: individuale, familiare e collettivo. Acquisire le basi per approntare un trattamento adeguato ai DCA.

IV. Principali approcci terapeutici ai DCA, il trattamento della famiglia nei DCA, il trattamento in equipe multidisciplinare.
Obiettivi: lo scopo è quello di conoscere le basi delle teorie e tecniche psicoterapeutiche psicodinamiche applicate alla clinica dei DCA, conoscere le principali caratteristiche delle diverse figure professionali coinvolte nel trattamento dei DCA, essere in grado di approntare un piano terapeutico adeguato e di interfacciarsi proficuamente con tutte le professionalità coinvolte nella presa in carico del paziente con DCA.

 

Clinica psicodinamica dei disturbi della globalizzazione I - II - II - IV
B.2 - Psicopatologia
Ore per annualità: 5
Docente: F. Comelli
I. Il corso ripercorre la storia dell'etnopsichiatria, considerando i diversi livelli di studio e di cura in società a solidarietà organica (società primitive) e società a funzionalità settoriale (modelli occidentali), per risalire alle patologie occidentali contemporanee (es. anoressia, bulimia, dipendenze e legami deliranti), nel tentativo di individuare differenze espressive di patologie in altri ambiti culturali.
Obiettivi: lo scopo del corso è quello di sviluppare la capacità di individuare e riconoscere le differenze espressive delle patologie all'interno di ambiti culturali diversi.

II. Il corso propone il funzionamento e le dinamiche dei gruppi, sia familiari, che istituzionali e sociali. Fornisce una panoramica sui contesti di gruppo, terapeutico, antropologico del passato e del presente. Deculturazione. Altre modalità di cura in culture non occidentali e modelli misti nati come collegamento fra diverse culture.
Obiettivi: lo scopo è quello di conoscere le istituzioni di cura tradizionali (occidentali e non) e comprendere il funzionamento e le dinamiche dei gruppi.

III. Verrà studiato il concetto di disturbo etnico, di organizzazione dei contenitori (familiari, sociali, culturali) e del loro rapporto con l'individuo. Verrà trattato il concetto di gruppo e di rapporto individuo-gruppo nonché il rapporto fra culture e malattie.
Obiettivi: l'obiettivo è quello di comprendere quale sia la relazione tra disturbo etnico, organizzazione dei contenitori ed individuo. Conoscere quali sono i diversi rapporti tra culture e malattie.

IV. Verranno trattati e approfonditi i temi delle migrazioni di massa e della psicopatologia della condizione di migrante.
Obiettivi: In rapporto all'insegnamento lo studente deve mostrare il possesso della padronanza delle conoscenze delle discipline specialistiche, della comprensione dei concetti avanzati della disciplina e della capacità di usare conoscenze e concetti per ragionare in maniera autonoma sulle problematiche della disciplina.

 

Clinica psicodinamica delle sindromi psicosessuali I – II – III – IV
C.2 – Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche
Ore per annualità: 5
Docente: F. Crisalidi
I. Nel corso del programma saranno presentate le disfunzioni sessuali dal DSM 5 alla comprensione psicodinamica. Verrà discusso il modello integrato in sessuologia clinica, diagnosi e terapia: la consulenza sessuologica.
Obiettivi: far acquisire le basi delle principali disfunzioni sessuali presenti all'interno del DSM-5. Fornire agli allievi conoscenze circa l'utilizzo del modello integrato in sessuologia clinica.

II. Nel corso del programma sarà presentata la psicodiagnostica dei disturbi sessuali maschili e femminili secondo il DSM5.
Obiettivi: il corso intende fornire conoscenze circa le differenze tra i disturbi sessuali maschili e quelli femminile. Si propone inoltre di approfondire il concetto di psicodiagnostica dei disturbi sessuali secondo il DSM-5.

III. Verrà trattato il progetto terapeutico nelle disfunzioni sessuali: lavorare con la coppia.
Obiettivi: fornire agli studenti un'adeguata preparazione in ambito sessuologico e clinico attraverso l'apprendimento di conoscenze teorico-pratiche proprie della sessuologia nei suoi aspetti preventivi, diagnostici e terapeutici.

IV. Terapia sessuologica: le mansioni per i disturbi maschili e femminili.
Obiettivi: al termine del corso gli allievi dovrebbero saper analizzare la domanda di richiesta di intervento e possedere gli strumenti necessari per definire i quadri clinici, effettuare diagnosi e analizzare e proporre le eventuali scelte terapeutiche, per terapia individuale o di coppia.

Insegnamenti post junghiani I – II – III – IV
C.2 - Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche
Ore per annualità: 10
Docente: A. Raggi

I. La psicologia analitica da Jung ad oggi e i principali sviluppi della psicologia analitica.
Obiettivi: far acquisire una conoscenza adeguata dello sviluppo storico-clinico del pensiero junghiano secondo alcuni tra i principali protagonisti della psicologia analitica.

II. I sotto-orientamenti in psicologia analitica, e Il collegamento e i punti di contatto tra le prospettive post-junghiane e le principali prospettive psicodinamiche e fenomenologiche.
Obiettivi: riconoscere e approfondire i maggiori filoni teorico-clinici del pensiero e dell'opera post junghiana.

III. La prospettiva evolutiva: teoria e tecnica.
Obiettivi: riconoscere e approfondire i maggiori filoni teorico-clinici del pensiero e dell'opera post junghiana, e apprendere alcune delle principali tecniche di intervento proprie dei differenti sotto-orientamenti nel panorama della psicologia analitica.

IV. La prospettiva Classica: teoria e tecnica. La prospettiva Archetipica: teoria e tecnica.
Obiettivi: riconoscere e approfondire i maggiori filoni teorico-clinici del pensiero e dell'opera post junghiana, e apprendere alcune delle principali tecniche di intervento proprie dei differenti sotto-orientamenti nel panorama della psicologia analitica.

 

La tipologia psicologica applicata alla clinica I – II – III - IV
D.1 - Attività formativa pratica – Esercitazioni
Ore per annualità: 10
Docente: L. Seidita (in approvazione)
I. Le basi teoriche di riferimento per l'applicazione della tipologia psicologica junghiana in psicoterapia; la diagnosi del Tipo psicologico e delle funzioni principali, accessorie ed inferiori nel paziente mediante l'intervista clinica delle aree dimensionali della personalità.
Obiettivi: comprendere cosa si intende per diagnosi del Tipo psicologico e conoscere le basi teoriche della tipologia psicologica junghiana.

II. L'applicazione del tipo psicologico nell'interazione fra il paziente e il terapeuta nel setting analitico.
Obiettivi: avviare l'approfondimento dei contenuti e dei metodi che sono propri di una prospettiva junghiana della personalità. Comprendere come la funzione superiore e inferiore del paziente possano condizionare in modo disfunzionale le sue relazioni con le persone e con l'ambiente.

III. MBTI – somministrazione del test agli allievi – codifica e discussione. Studio della Dea Atena relativamente agli aspetti comuni del tipo pensiero. Studio dello stile educativo e delle opere di De Chirico come esempio del tipo di pensiero. Visione di brani del film "La ragazze delle balene" quale esempio di depressione del senex.
Obiettivi: conoscere il tipo pensiero: punti di forza, fragilità, inflazione della funzione inferiore. Riconoscere il tipo pensiero in sé stessi, nei familiari e amici, valutare lo stato della funzione inferiore sentimento, saper interagire con il paziente tipo pensiero.

IV. Studio della Dea Afrodite relativamente agli aspetti comuni del tipo sentimento. Analisi di un caso clinico di tipo sentimento: analisi dei sogni e dei disegni rispetto all'andamento della psicoterapia e del transfert nel paziente. William Turner: biografia e dipinti, risorse e fragilità.
Obiettivi: conoscere il tipo sentimento: punti di forza, fragilità, ipertrofia della funzione dominante. Riconoscere il tipo sentimento nel paziente, valutarne gli aspetti psicologici, saper interagire con il paziente tipo sentimento.

 

Medicina psicosomatica - concetti introduttivi I
B.5 - Presentazione e discussione critica dei principali indirizzi psicoterapeutici
Ore: 5
Docente: M. Pusceddu
I. Verranno trattati i concetti di base della medicina psicosomatica. L'approccio psicosomatico: il significato moderno del termine "psicosomatico". Il rifiuto della divisione concettuale mente-corpo per giungere alla visione dell'individuo come unità integrata di ordine bio-psico-sociale. Il superamento del pensiero scientifico eziologico in termini di causa-effetto al sistema olistico multifattoriale ed il contributo dello psicoterapeuta con il mondo della medicina rispetto al "prendersi cura" delle conseguenze affettive ed emozionali degli stati di malattia somato-psichica.
Obiettivi: fornire all'allievo una conoscenza teorica adeguata dei concetti di base dei moderni concetti di "psicosomatico" come approccio olistico multifattoriale bio-psico-sociale alle malattie somato-psichiche e, soprattutto, fornire allo psicoterapeuta la concezione della possibilità di essere di aiuto al mondo medico nella cura di quelle affezioni in cui sia stata dimostrata scientificamente una componente anche psichica nella loro eziologia.

 

Medicina psicosomatica I – II – III – IV
B.4 - Presentazione e discussione critica dei principali indirizzi psicoterapeutici
Ore per annualità: 5 – 5 – 10 – 10
Docente: M. Pusceddu
I. Criteri diagnostici e classificativi dei disturbi psicosomatici: l'evoluzione del concetto dal DSM-III al DSM-5; 2i fattori psichiatrici che incidono sulla condizione fisica e specificazione del fattore psicologico che incidono sulla condizione medico generale secondo il DSM-5; la differenza fra i disturbi somatoformi e i disturbi da conversione secondo i criteri del DSM-5.
Obiettivi: fornire un'adeguata conoscenza teorica dei criteri classificativi/diagnostici dei disturbi psicosomatici, somatoformi e da conversione secondo il DSM-5.

II. Il modello psicosomatico della malattia in rapporto al modello psicofisiologico dello stress: la reazione d'allarme e le risposte di attacco-fuga: attivazioni centrali del SNC e modificazioni a livello periferico del sistema neuroendocrino, vegetativo e immunitario. Modello Integrato dello Stress: gli stimoli psicosociali (stressor), le valutazioni cognitive e programma psicobiologico, le variabili interagenti.
Obiettivi: fornire adeguate conoscenze circa le attuali concezioni del modello psicosomatico della malattia in relazione al modello psicofisiologico ed integrato dello stress.

III. Il contributo psicoanalitico allo studio del fenomeno psicosomatico: Freud e il fenomeno della conversione; l'opera di Franz Alexander; il modello di somatizzazione proposto da Franz Dumbar con le personalità A e B; l'Alexitimia e deficit di mentalizzazione.
Obiettivi: fornire un'adeguata conoscenza teorica del contributo psicoanalitico allo studio del fenomeno psicosomatico.

IV. Il modello integrato psicofisiologico e psicodinamico nel disturbo psicosomatico: il confinamento degli affetti in un'esperienza unicamente somatica. 2) Note di terapia: panoramica sugli interventi psicoterapeutici considerati più efficaci nei disturbi psicosomatici.
Obiettivi: far acquisire una conoscenza teorica del modello integrato psicofisiologico e psicodinamico e avere una panoramica di quelli che sono gli interventi psicoterapeutici considerati più efficaci nell'ambito della cura dei disturbi psicosomatici.

Neurofisiologia I – II
A.3 - Altro insegnamento non clinico
Ore per annualità: 5
Docente: L. Fadiga
I. Indicazioni per la valutazione neuropsicologica in psichiatria.
Obiettivi: acquisire sufficienti conoscenze teoriche sulle Indicazioni per la valutazione neuropsicologica in psichiatria.

II. Panoramica generale degli aspetti neurobiologici dei Disturbi d'ansia, Disturbi depressivi e Disturbi dello spettro della schizofrenia.
Obiettivi: acquisire sufficienti conoscenze teoriche in senso generale degli aspetti neurobiologici dei Disturbi d'ansia, Disturbi depressivi e Disturbi dello spettro della schizofrenia.

 

Psichiatria I – II – III – IV
B.1 - Psichiatria
Ore per annualità: 10 – 10 – 10 - 5
Docenti: R. Caruso
I. Introduzione al moderno concetto di Psichiatria secondo il DSM 5. I Disturbi dello Spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici.
Obiettivi: far acquisire adeguate conoscenze della moderna psichiatria e teorico/diagnostiche sui Disturbi dello Spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici.

II. Disturbo bipolare e disturbi correlati. Disturbi depressivi.
Obiettivi: far acquisire adeguate conoscenze teorico/diagnostiche sul Disturbo bipolare, sui disturbi correlati e dei Disturbi depressivi.

III. Disturbo d'ansia, disturbo ossessivo-compulsivo e correlati.
Obiettivi: far acquisire adeguate conoscenze teorico/diagnostiche sul Disturbo d'ansia e sul disturbo ossessivo-compulsivo e correlati.

IV. Disturbi dissociativi.
Obiettivi: far acquisire adeguate conoscenze teorico/diagnostiche sui disturbi dissociativi.

 

Psicodiagnostica I – II
B.3 - Diagnostica clinica
Ore per annualità: 5
Docente: V. Chimienti
I. Elementi di base del processo diagnostico, indagando differenti approcci teorici e metodologici per un'opportuna valutazione psicologica. Tecniche e strumenti di assessment vagliandone limiti e vantaggi a seconda del contesto applicativo. La valutazione psicologica da una prospettiva orientata all'oggetto, seguendo il metodo nomotetico/quantitativo, e da una prospettiva orientata al soggetto, attraverso la metodologia idiografico/qualitativa.
Obiettivi: far acquisire padronanza delle conoscenze di base e comprensione dei concetti fondamentali della disciplina, capacità di usare conoscenze e concetti per ragionare secondo la logica della disciplina. In rapporto alla disciplina lo studente dovrà mostrare il possesso della padronanza delle conoscenze di base; della comprensione dei concetti fondamentali della disciplina; della capacità di usare conoscenze e concetti per ragionare secondo la logica della disciplina.

II. Il corso si propone di fornire una visione critica ai vari approcci per la valutazione diagnostica in ambito clinico, esaminando le cornici teoriche e le finalità tecniche di ciascun approccio, da una prospettiva clinico/descrittiva ad una più squisitamente psicodinamico/interpretativa. Il corso sarà articolato in base alle seguenti linee programmatiche: la diagnosi fra soggetto e oggetto, il supporto del testing alla formulazione diagnostica, la ricerca clinica e sperimentale nella rilevazione dei sintomi e nella valutazione della personalità. Diagnosi categoriale vs. valutazione dimensionale, Il colloquio diagnostico psicodinamico e psichiatrico, "Analisi e sintesi"" nella valutazione clinica del caso singolo. Ampio spazio sarà dato alla complessità sistemica dei fenomeni d'osservazione e di valutazione, nonché all'individuazione delle dinamiche dominanti la regolazione affettiva nella clinica dell'incontro con l'Altro. Sarà altresì incoraggiata la formazione attraverso contributi di ricerca, discussione di casi clinici, analisi di protocolli diagnostici.
Obiettivi: Lo studente deve mostrare il possesso della padronanza delle conoscenze delle discipline specialistiche, della comprensione dei concetti avanzati della disciplina e della capacità di usare conoscenze e concetti per ragionare in maniera autonoma sulle problematiche della disciplina. Lo studente deve mostrare altresì il possesso: della padronanza delle conoscenze delle discipline specialistiche; della comprensione dei concetti avanzati della disciplina; della capacità di usare conoscenze e concetti per ragionare in maniera autonoma sulle problematiche della disciplina.

 

Psicofarmacologia I – II – III – IV
B.1 – Psichiatria
Ore per annualità: 5
Docente: R. Caruso
I. Introduzione al concetto di psicofarmacologia e della classificazione generale dei farmaci psicotropi. Studio dei farmaci Ansiolitici ed Ipnotici.
Obiettivi: gli studenti dovranno acquisire conoscenze sui meccanismi d'azione, indicazioni, controindicazioni, interazioni, effetti collaterali e dosaggio dei farmaci studiati.

II. Studio dei farmaci Antidepressivi e Stabilizzatori dell'Umore.
Obiettivi: gli studenti dovranno acquisire conoscenze sui meccanismi d'azione, indicazioni, controindicazioni, interazioni, effetti collaterali e dosaggio dei farmaci studiati.

III. Studio dei farmaci Antipsicotici.
Obiettivi: gli studenti dovranno acquisire conoscenze sui meccanismi d'azione, indicazioni, controindicazioni, interazioni, effetti collaterali e dosaggio dei farmaci studiati.

IV. La compliance del paziente in psicofarmacoterapia: l'importanza dello psicoterapeuta e della psicoterapia per il mantenimento dell'uso dello psicofarmaco da parte del paziente.
Obiettivi: corretta comprensione della attuale inevitabile utilizzo degli psicofarmaci nella cura dei disagi psichici e della importanza del supporto dello psicoterapeuta nell'aiutare il paziente a mantenere una adeguata compliance farmacologica.
Obiettivo generale del corso è fornire adeguata conoscenza dei principali psicofarmaci utilizzati nella terapia dei disagi psichici.

 

Psicologia analitica I – II
C.1 - Insegnamento caratterizzante con lezioni solo teoriche
Ore per annualità: 20 – 20
Docenti: M. Butti, A. Raggi, G. Tisselli
I. Introduzione al pensiero di Carl Gustav Jung: Premesse e Problemi fondamentali della Teoria della Psicologia analitica: 1) La premessa del problema del Linguaggio espositivo usato da Jung; 2) La premessa del problema della non sistematicità del pensiero di Jung; 3) La premessa del problema della "non scientificità" del pensiero di Jung; 4) La premessa della teoria che si fonda con la vita del suo autore; 5) La premessa del problema del rapporto fra Jung e l'occultismo/esoterismo e del rapporto mente-corpo.
Obiettivi: adeguata comprensione generale dei capisaldi del pensiero di Jung e delle sue problematiche in psicologia analitica secondo la impostazione psicodinamica scientifica dell'Istituto Aion.

II. Essenza e struttura della psiche in psicologia analitica, la Persona, I contenuti dell'Inconscio, i complessi, gli archetipi. La energetica psichica. I complessi. I rapporti con le scienze esatte: la concezione causale e finalistica. Il processo di individuazione. Il simbolo in psicologia analitica. La mitologia e la struttura mitica dell'inconscio.
Obiettivi: Approfondire i maggiori filoni teorico/clinici della psicologia analitica nella prospettiva di una loro possibile applicazione in psicoterapia.

 

Psicologia analitica III – IV
C.1 - Insegnamento caratterizzante con lezioni solo teoriche
Ore per annualità: 20 – 20
Docenti: M. Butti, A. Raggi
III. L'applicazione pratica della teoria di Jung. Principi fondamentali dell'analisi in senso junghiano. Il metodo dialettico. Teoria della struttura del sogno e sua interpretazione secondo Jung in confronto con le altre visioni degli altri paradigmi psicoterapeutici che utilizzano tale metodica ai fini terapeutici. Obiettivi: approfondire i maggiori filoni teorico/clinici della psicologia analitica nella prospettiva ed apprendere alcune delle principali tecniche di intervento proprie del panorama della psicologia analitica.
IV. Elementi del metodo dialettico e della amplificazione circolare in psicologia analitica rispetto alle figure archetipiche che emergono in analisi nel processo di Individuazione: Ombra, Animus/Anima, e il Sé.
Obiettivi: approfondire i maggiori filoni teorico/clinici della psicologia analitica nella prospettiva ed apprendere alcune delle principali tecniche di intervento proprie del panorama della psicologia analitica. Tali aspetti verranno approfonditi in psicoterapia analitica in stretto confronto con le attuali teorie psicodinamiche scientificamente riconosciute.

 

Psicologia clinica I – II – III - IV
B.4 - Altro insegnamento clinico pertinente (insegnamento teorico, pratico, scientifico della psicologia applicata alla clinica)
Ore per annualità: 5
Docente: M. Innamorati
I. Introduzione alla psicologia clinica: 1) che cosa è la psicologia clinica? Questioni identitarie e metodologiche; 2) il colloquio clinico; 3) modalità alternative di colloquio.
Obiettivi: fornire all'allievo adeguate conoscenze del significato, delle metodologie e degli ambiti di intervento della psicologia clinica.

II. L'integrazione di temi della psicologia di gruppo/familiare; l'integrazione in ambito cognitivista; l'integrazione nella psicoanalisi relazionale; i diversi livelli di intervento; la costruzione e rottura dell'alleanza terapeutica.
Obiettivi: adeguata conoscenza teorica da parte dell'allievo dei diversi livelli di intervento della psicologia clinica e dell'integrazione dei temi della psicologia in ambiti differenti.

III. Si propone di offrire una panoramica teorica e clinica sui modelli e sui trattamenti attualmente più efficaci nella cura di disturbi post traumatici, trauma complesso e disturbi dissociativi. Attraverso
le esercitazioni sarà inoltre possibile acquisire capacità di base utili alla valutazione psicodiagnostica per orientarne gli obiettivi terapeutici specifici. Nel corso della presentazione e discussione dei casi clinici saranno descritti alcuni interventi specifici di psico-educazione e stabilizzazione utili a ridurre
possibili reazioni di iper-vigilanza, ansia, evitamento o sintomi dissociativi, che spesso si attivano in questi pazienti sin dalla fase di assessment e valutazione. La psico-educazione sul funzionamento fisiologico del cervello attraverso la Teoria Polivagale sarà uno strumento valido sia per i clinici che per i pazienti, in grado di offrire una cornice di comprensione neurofisiologica dei meccanismi sottostanti i sintomi d'ansia e depressivi.
Obiettivi: Sviluppare le conoscenze teoriche e applicative necessarie al riconoscimento e alla corretta diagnosi clinica di adulti con disturbi di tipo dissociativo legati a gravi eventi traumatici e ad ambienti di crescita abusanti o trascuranti; approfondire la conoscenza delle caratteristiche cliniche, dell'espressività sintomatologica e delle linee-guida internazionali necessarie per distinguere e diagnosticare le sindromi dissociative post traumatiche e per impostare un piano terapeutico.

IV. la panoramica sui trattamenti attualmente disponibili offrirà ai clinici una bussola per orientarsi verso formazioni specifiche e certificate sul trauma e per arricchire il loro bagaglio con strumenti di lavoro di provata efficacia scientifica.
Obiettivi: acquisire conoscenze degli approcci terapeutici più efficaci per la cura del disturbo da stress post-traumatico, del trauma complesso e dei disturbi dissociativi.

 

Psicologia degli aggregati sociali I – II
A.3 - Altro insegnamento non clinico (insegnamento di psicologia sociale)
Ore per annualità: 5
Docente: S. Passini
I. Elementi di dinamica dei gruppi: approfondimento delle teorie e degli strumenti utili alla organizzazione e alla conduzione di incontri di gruppo tramite il riepilogo e l'ampliamento di nozioni di dinamica di gruppo: la psicologia sociale e lo studio dei gruppi; la formazione delle impressioni e le euristiche; l'identità sociale e il comportamento intergruppi; stereotipi e pregiudizi.
Obiettivi: Le lezioni di questo corso sono focalizzate all'approfondimento di alcune tematiche proprie della Psicologia Sociale e della Psicologia dei Gruppi, che possano risultare utili nel quadro di una comprensione maggiore dell'individuo e del suo ambiente sociale e ai fini della formazione delle abilità terapeutiche degli allievi.

II. Il rapporto tra individuo e autorità: in questo modulo il pensiero teorico della Psicoanalisi e della Psicologia Analitica riferito al rapporto tra individuo e autorità (in autori quali Freud, Bion, Jung, Reich, Fromm) e individuo e gruppo sarà accostato alle teorie della Psicologia Sociale e della Psicologia dei Gruppi sul rapporto tra individuo e autorità, centrandosi sulle nozioni di obbedienza, disobbedienza e responsabilità.
Obiettivi: Le lezioni di questo corso sono focalizzate all'approfondimento di alcune tematiche proprie della Psicologia Sociale (obbedienza, disobbedienza e responsabilità) e approfondito il rapporto tra individuo e autorità.

 

Psicologia dello sviluppo I – II
A.2 - Psicologia dello sviluppo
Ore per annualità: 5
Docente: P. Selleri
I. L'attività formativa relativa alla Psicologia dello Sviluppo è organizzata attorno a nuclei tematici che possono prevedere un approfondimento in termini di lifelong learning e di aspetti specifici, con particolare attenzione al periodo adolescenziale e all'età adulta.
Obiettivi: al termine del percorso formativo il corsista sarà in grado di conoscere i più recenti avanzamenti della disciplina, in termini di risultati di ricerche; utilizzare le abilità possedute per discutere situazioni paradigmatiche (casi).

II. Approfondimento di temi monografici nell'ambito dei processi di sviluppo nell'arco di vita.
Obiettivi: alla fine del corso lo studente sarà in grado d'individuare gli elementi di rischio e di protezione nei percorsi di sviluppo, individuare gli effetti delle interazioni sociali nello sviluppo tipico ed atipico, compiere un'analisi di secondo livello su video-registrazioni raccolte in contesti della vita quotidiana.

 

Psicologia e arte I – II
A.3 - Altro insegnamento non clinico (studio dell'espressione delle caratteristiche psicologiche nell'opera artistica)
Ore per annualità: 5
Docente: D. Cani
I. Introduzione al contributo della psicoanalisi nella interpretazione dell'opera d'arte e della letteratura, le principali opere di Freud sull'arte e la letteratura: "Il poeta e la fantasia" e "Un ricordo d'infanzia di Leonardo da Vinci. Obiettivo: comprendere in senso teorico/pratico la importanza delle espressioni artistiche come manifestazione dei contenuti dell'inconscio e delle sue dinamiche. Approfondimento delle principali opere di Freud sull'arte e la letteratura: "Il Mosè di Michelangelo" e il suo poscritto; "Un ricordo d'infanzia di Poesia e Verità di Goethe".
Obiettivi: comprendere in senso teorico/pratico la importanza delle espressioni artistiche come manifestazione dei contenuti dell'inconscio e delle sue dinamiche. Approfondimento delle principali opere di Freud sull'arte e la letteratura: "Il Mosè di Michelangelo" e il suo poscritto; "Un ricordo d'infanzia di Poesia e Verità di Goethe".

II. Ulteriore approfondimento delle principali opere di Freud sull'arte e la letteratura: "Il perturbante"; "Dostoevskij e il parricidio".
Obiettivi: approfondire la conoscenza dell'allievo in senso teorico/pratico la importanza delle espressioni artistiche come manifestazione dei contenuti dell'inconscio e delle sue dinamiche ed in modo particolare del meccanismo di difesa della rimozione e del suo superamento attraverso la sua manifestazione simbolica di sintomi in psicopatologia.

 

Psicologia generale I – II
A.1 - Psicologia generale
Ore per annualità: 10 - 5
Docente: A. Godino
I. Il corso di Psicologia Generale introduce i temi fondamentali dello sviluppo della psicologia come scienza, con particolare attenzione ad aspetti storici, epistemologici e metodologici. Le principali conoscenze riguarderanno: la psicologia come scienza della mente e del comportamento umani; le principali scuole di psicologia; il metodo sperimentale applicato alla ricerca psicologica; le principali aree di ricerca della psicologia sperimentale. Approfondimenti modulari in ambiti teorici psicologia generale: la percezione e le sue leggi, le funzioni mentali superiori, memoria e apprendimento. Obiettivi: al termine del corso l'allievo saprà analizzare alcuni noti esperimenti di psicologia in relazione alle specifiche ipotesi di ricerca; sviluppare conoscenze teorie relativi agli specifici temi della disciplina e sviluppare un approfondimento relativo ad uno specifico processo mentale o comportamentale nei suoi aspetti psicologici e neurofisiologici.
II. Approfondimenti modulari in ambiti teorici di psicologia generale; stati di coscienza, fasi dello sviluppo, personalità, individuo. Approfondimenti modulari in ambiti teorici di psicologia generale; diagnosi e test psicometrici, la clinica, conoscere e curare.
Obiettivi: sviluppare conoscenze teorie relativi agli specifici temi della disciplina e sviluppare un approfondimento relativo ad uno specifico processo mentale o comportamentale nei suoi aspetti psicologici e neurofisiologici.

Psicopatologia generale I – II – III - IV
B.2 – Psicopatologia
Ore per annualità: 10 – 10 – 20 – 15
Docente: L. V. Fabj
I. Problemi gnoseologici e di metodo in psicopatologia generale: fenomenologico descrittivo/categoriale, fenomenologico tematico/esistenziale, psicodinamico, gestaltico, cognitivo, neuropsicologico, genomico. Nuove informazioni relative alla nosografia diagnostica categoriale e dimensionale del DSM-5 e del PDM-2. Gli aspetti psicodinamici, cognitivo-comportamentali, neuropsicologici, genetici e fenomenologici della diagnosi in psicopatologia generale, il rapporto mente-corpo in psicopatologia generale. Illustrazione di esempi clinici.
Obiettivi: acquisire un'approfondita conoscenza teorico/pratica della psicopatologia generale di orientamento fenomenologico descrittivo, fenomenologico tematico/esistenziale e psicodinamico associata ad una ampia ed accurata panoramica degli altri orientamenti di psicopatologia generale, rispetto alle varie dimensioni del disagio psichico inerenti alla materia. Tale acquisizione di conoscenze deve poter essere applicata alla valutazione diagnostica del caso clinico associato a una corretta indicazione al paziente del metodo terapeutico con maggiore riconoscimento di efficacia per il disturbo diagnosticato.

II. Alcuni concetti chiave della psicopatologia generale fenomenologico/psicodinamico. Patologia dei rapporti intra familiari come "sistema organizzato" o "disorganizzato" ed influenze culturali in psicopatologia generale. Le esperienze psicopatologiche fondamentali: 1) Patologia della coscienza dell'Io: vigilanza, coscienza in senso stretto, coscienza dell'io; alterazione di attenzione, critica, ideazione memoria, affettività, intelligenza, volontà. 2) la patologia della coscienza e dell'oggetto: anomalie della percezione dell'oggetto; false percezioni; la percezione delirante. 3) Alterazioni del comportamento nell'ottica della psicopatologia generale: agitazione psicomotoria; discontrollo degli impulsi e aggressività; catatonia. Illustrazione di esempi clinici.
Obiettivi: dare all'allievo una approfondita conoscenza teorico/pratica della psicopatologia generale di orientamento fenomenologico descrittivo, fenomenologico tematico/esistenziale e psicodinamico associata ad una ampia ed accurata panoramica degli altri orientamenti di psicopatologia generale, rispetto alle varie dimensioni del disagio psichico inerenti alla materia. Tale acquisizione di conoscenze deve poter essere applicata alla valutazione diagnostica del caso clinico associato a una corretta indicazione al paziente del metodo terapeutico con maggiore riconoscimento di efficacia per il disturbo diagnosticato. 

III. Fenomenologia della coscienza delirante: Conrad e la "Schizofrenia incipiente". Le alterazioni dell'umore in psicopatologia generale in senso descrittivo, fenomenologico e psicodinamico. L'ansia, angoscia e panico secondo i vari orientamenti di psicopatologia generale. La personalità e i suoi disturbi in psicopatologia: classificazione e diagnosi secondo il DSM-5 e il PDM-2. Illustrazione di esempi clinici.
Obiettivi: dare all'allievo una approfondita conoscenza teorico/pratica della psicopatologia generale di orientamento fenomenologico descrittivo, fenomenologico tematico/esistenziale e psicodinamico associata ad una ampia ed accurata panoramica degli altri orientamenti di psicopatologia generale, rispetto alle varie dimensioni del disagio psichico inerenti alla materia. Tale acquisizione di conoscenze deve poter essere applicata alla valutazione diagnostica del caso clinico associato a una corretta indicazione al paziente del metodo terapeutico con maggiore riconoscimento di efficacia per il disturbo diagnosticato.

IV. La descrizione/diagnosi dei tre cluster (A, B, e C e NAS) dei disturbi di personalità secondo il DSM-5. La descrizione/diagnosi dei disturbi di personalità secondo il PDM-2. La visione psicodinamica strutturale e la diagnosi strutturale dei disturbi della personalità delle relazioni oggettuale: la intervista strutturale e la classificazione delle sindromi di personalità secondo Kernberg. Attuali criteri eziologici dei disturbi di personalità. Indicazione, efficacia e controindicazioni del trattamento psicoterapeutico psicodinamico in psicopatologia generale con specifico riferimento ai disturbi di personalità. Esempi clinici.
Obiettivi: dare all'allievo una approfondita conoscenza teorico/pratica della psicopatologia generale di orientamento fenomenologico descrittivo, fenomenologico tematico/esistenziale e psicodinamico associata ad una ampia ed accurata panoramica degli altri orientamenti di psicopatologia generale, rispetto alle varie dimensioni del disagio psichico inerenti alla materia. Tale acquisizione di conoscenze deve poter essere applicata alla valutazione diagnostica del caso clinico associato a una corretta indicazione al paziente del metodo terapeutico con maggiore riconoscimento di efficacia per il disturbo diagnosticato.

 

Psicoterapia analitica junghiana I – II – III – IV
C.2 - Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche
Ore per annualità: 30 – 30 – 35 – 30
Docente: L. V. Fabj, A. Raggi
I. Aspetti generali della moderna psicoterapia analitica psicodinamica ad orientamento junghiano secondo criteri di efficacia scientifica applicabile: differenza fra la vecchia "analisi" e la moderna psicoterapia. Orientamento di base del metodo: Integrazione del metodo junghiano con la teoria psicodinamica delle relazioni oggettuali: il metodo della psicoterapia analitica junghiana come metodo di psicoterapia psicodinamico/esistenziale basato sul transfert. La teoria strutturale delle relazioni oggettuali di Klein e Kernberg con i complessi a tonalità affettiva di Jung. La psicologia della traslazione di Jung e le moderne psicoterapie basate sul transfert. La Diagnosi Psicodinamica dei Disturbi Psichici: il test junghiano degli indicatori dei Complessi, e la intervista strutturale della personalità secondo Kernberg libera e con la STIPO. Apprendimento della tecnica di chiarificazione, confrontazione e interpretazione in confronto con il metodo dialettico della psicoterapia junghiana. Indicazione e controindicazione all'utilizzo della psicoterapia analitica a seconda del tipo di disturbo diagnosticato. Il setting e il linguaggio verbale e non verbale di terapeuta e paziente.
Obiettivi: saper compiere da parte dell'allievo una valutazione metodologicamente affidabile e chiaramente condivisibile delle problematiche cliniche del paziente e saperle correttamente restituire al paziente. Essere in grado di valutare correttamente in base alla diagnosi se la metodica della psicoterapia analitica basata sul transfert è adatta e la migliore da proporre al paziente per la risoluzione delle sue problematiche cliniche. Saper applicare correttamente le tecniche e le strategie della psicoterapia analitica basata sul transfert ad orientamento psicodinamico/fenomenologico esistenziale junghiano; ed utilizzarle a seconda delle fasi del trattamento. Saper mantenere la relazione terapeutica e gestire complicanze e momenti di crisi durante la terapia. Saper valutare correttamente ed onestamente i progressi che si verificano durante il trattamento e, in caso di non raggiungimento degli obiettivi, essere in grado di rivalutare la diagnosi e adattare le strategie al caso clinico in questione. Avere competenza nella restituzione del lavoro psicoterapeutico compiuto al paziente al termine della terapia. Essere in grado di poter dialogare correttamente con i colleghi della maggior parte degli altri orientamenti psicoterapeutici.

II. Le tattiche della terapia: gli interventi momento per momento: 1) il processo di assessment prima parte: valutazione clinica e scelta del trattamento (diagnosi, restituzione della diagnosi e alleanza terapeutica, la motivazione del paziente alla terapia) 2) Seconda parte del processo di assessment: la definizione del contratto terapeutico e la valutazione continua del suo mantenimento, la accurata spiegazione delle modalità di svolgimento della terapia, focus e goal della terapia. Casi clinici.
Obiettivi: Saper compiere da parte dell'allievo una valutazione metodologicamente affidabile e chiaramente condivisibile delle problematiche cliniche del paziente e saperle correttamente restituire al paziente. Saper applicare correttamente le tecniche e le strategie della psicoterapia analitica e utilizzarle a seconda delle fasi del trattamento. Saper mantenere la relazione terapeutica e gestire complicanze e momenti di crisi durante la terapia. Saper valutare correttamente ed onestamente i progressi che si verificano durante il trattamento e, in caso di non raggiungimento degli obbiettivi, essere in grado di rivalutare la diagnosi ed adattare le strategie al caso clinico in questione. Avere competenza nella restituzione del lavoro psicoterapeutico compiuto al paziente al termine della terapia. Essere in grado di poter dialogare correttamente con i colleghi della maggior parte degli altri orientamenti psicoterapeutici.

III. Analisi del transfert e del contro transfert attraverso il metodo dialettico strutturale legato alla elicitazione delle rappresentazioni immaginative oggettuali interne dei modelli operativi interni della relazione disfunzionale del paziente suddiviso per fasi iniziale, intermedia e avanzata del trattamento. Complicanze comuni: Le resistenze al trattamento. Il mantenimento dell'alleanza terapeutica: tecniche e strategie per evitare il dropout. La interruzione per cause di forza maggiore, il termine della terapia, la valutazione dei risultati e la restituzione al paziente. Casi clinici ed esercitazioni pratiche di simulazione.
Obiettivi: saper compiere da parte dell'allievo una valutazione metodologicamente affidabile e chiaramente condivisibile delle problematiche cliniche del paziente e saperle correttamente restituire al paziente. Essere in grado di valutare correttamente in base alla diagnosi se la metodica della psicoterapia analitica basata sul transfert è adatta e la migliore da proporre al paziente per la risoluzione delle sue problematiche cliniche. Saper applicare correttamente le tecniche e le strategie della psicoterapia analitica ed utilizzarle a seconda delle fasi del trattamento. Saper mantenere la relazione terapeutica e gestire complicanze e momenti di crisi durante la terapia. Saper valutare correttamente ed onestamente i progressi che si verificano durante il trattamento e, in caso di non raggiungimento degli obiettivi, essere in grado di rivalutare la diagnosi e adattare le strategie al caso clinico in questione. Avere competenza nella restituzione del lavoro psicoterapeutico compiuto al paziente al termine della terapia. Essere in grado di poter dialogare correttamente con i colleghi della maggior parte degli altri orientamenti psicoterapeutici.

IV. Ulteriore approfondimento delle strategie terapeutiche: il processo del cambiamento nella psicoterapia analitica psicodinamica focalizzata sul transfert. La interpretazione come processo simbolico e la immaginazione attiva. I sogni nella psicoterapia psicodinamica.
Obiettivi: saper compiere da parte dell'allievo una valutazione metodologicamente affidabile e chiaramente condivisibile delle problematiche cliniche del paziente e saperle correttamente restituire al paziente. Essere in grado di valutare in base alla diagnosi se la metodica terapeutica ipotizzata è adatta da proporre al paziente per la risoluzione delle sue problematiche cliniche. Saper applicare correttamente le tecniche e le strategie della psicoterapia analitica ad orientamento psicodinamico ed utilizzarle a seconda delle fasi del trattamento. Saper mantenere la relazione terapeutica e gestire complicanze e momenti di crisi durante la terapia. Saper valutare i progressi che si verificano durante il trattamento e, in caso di non raggiungimento degli obiettivi, essere in grado di rivalutare la diagnosi e adattare le strategie al caso clinico in questione. Avere competenza nella restituzione del lavoro psicoterapeutico compiuto al paziente al termine della terapia. Essere in grado di poter dialogare correttamente con i colleghi della maggior parte degli altri orientamenti psicoterapeutici.

 

Psicoterapia psicodinamica con genitori e bambini I – II – III – IV
C.2 - Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche
Ore per annualità: 10
Docente: F. Santini 
I. Il corso è strutturato in tre parti per permettere un'esplorazione più approfondita dei concetti espressi: parte teorica, parte esperienziale con attività di piccolo gruppo sui concetti esposti e presentazione con discussione di un caso clinico. Definizione di Psicoterapia psicodinamica infantile: concetti chiave. Relazione madre-bambino (Winnicott: madre sufficientemente buona, holding; Bion: funzione alfa della madre; sviluppo del falso Sé).
Obiettivi: acquisire una conoscenza generica di un diverso ambito di intervento rispetto al proprio, col quale il corsista potrebbe trovarsi a collaborare (avere in carico in psicoterapia individuale uno dei due genitori o riconoscere la necessità di favorire una presa in carico anche per il minore). Riconoscere le dinamiche emotive e relazionali presenti nello sviluppo infantile e nella presa in carico collettiva di un minore.

II. Le relazioni familiari: la transgenerazionalità. Dinamiche di gruppo nella presa in carico di un minore (collaborazione con i genitori e le altre figure che hanno in carico il bambino).
Obiettivi: acquisire una conoscenza generica di un diverso ambito di intervento rispetto al proprio, col quale il corsista potrebbe trovarsi a collaborare (avere in carico in psicoterapia individuale uno dei due genitori o riconoscere la necessità di favorire una presa in carico anche per il minore), riconoscere le dinamiche emotive e relazionali presenti nello sviluppo infantile e nella presa in carico collettiva di un minore.

III. Il corso è strutturato in 3 parti per permettere un'esplorazione più approfondita dei concetti espressi: parte teorica, parte esperienziale con attività di piccolo gruppo sui concetti esposti e presentazione con discussione di un caso clinico. Approfondimento del lavoro in ambito di psicoterapia infantile e coi genitori: la modalità di incontro col bambino (il gioco, il disegno, la fiaba) e le funzioni dell'analista (pensabilità e trasformazione del sintomo in simbolo e comunicazione, capacità negativa, interpretazioni silenziose o insature).
Obiettivi: acquisire una conoscenza generica di un diverso ambito di intervento rispetto al proprio, col quale il corsista potrebbe trovarsi a collaborare (avere in carico in psicoterapia individuale uno dei due genitori o riconoscere la necessità di favorire una presa in carico anche per il minore), riconoscere le dinamiche emotive e relazionali presenti nello sviluppo infantile e nel lavoro con i genitori.

IV. II corso è strutturato in 3 parti per permettere un'esplorazione più approfondita dei concetti espressi: parte teorica, parte esperienziale con attività di piccolo gruppo sui concetti esposti e presentazione con discussione di un caso clinico. Presentazione del metodo della Consultazione partecipata ideato da Dina Vallino (setting e concetti cardine).
Obiettivi: acquisire una conoscenza generica di un diverso ambito di intervento rispetto al proprio, col quale il corsista potrebbe trovarsi a collaborare (avere in carico in psicoterapia individuale uno dei due genitori o riconoscere la necessità di favorire una presa in carico anche per il minore), riconoscere le dinamiche emotive e relazionali presenti nello sviluppo infantile e nel lavoro con i genitori.

 

Etnopsichiatria e psicoterapia transculturale III – IV
C.2 - Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche
Ore per annualità: 10
Docente: L. Cabua
III. Il corso prevede un approfondimento teorico che transiterà per autori come Coppo e Beneduce. Durante il corso verrà presentato materiale clinico in setting duale, di gruppo e di supervisione d'equipe che troverà espansione attraverso l'apporto teorico di Melanie Klein, Wilfred Bion, Ester Bick e Donald Winnicott.
Obiettivi: fornire agli allievi un modello teorico clinico capace di orientare nei meandri della sofferenza portata da pazienti di altre etnie, a partire dal setting a geometrie variabili necessario in prese in carico complesse e articolate.

IV. Il corso prevede un approfondimento teorico che transiterà per autori come Vacchiano. Durante il corso verrà presentato materiale clinico in setting duale, di gruppo e di supervisione d'equipe che troverà espansione attraverso l'apporto teorico di Melanie Klein, Wilfred Bion, Ester Bick e Donald Winnicott.
Obiettivi: fornire agli allievi un modello teorico clinico capace di orientare nei meandri della sofferenza portata da pazienti di altre etnie, a partire dal setting a geometrie variabili necessario in prese in carico complesse e articolate.

 

Psicoterapie altre da quella junghiana ed esperienze di gruppo I – II – III – IV
D.1 – Attività formativa pratica - esercitazioni
Ore per annualità: 10
Docente: D. Cani
I. Il concetto generale di psicoterapia. Panoramica sulle psicoterapie altre dalle psicodinamiche: la psicoterapia comportamentale: desensibilizzazione sistematica, terapia dell'esposizione, rinforzo, estinzione. La terapia avversiva e il Biofeedback. Introduzione al concetto di "gruppo" in psicoterapia: esercitazioni pratiche.
Obiettivi: conoscenza teorica delle psicoterapie diverse da quella psicodinamica e esperienza pratica dei "gruppi" in psicoterapia.

II. Panoramica sulle psicoterapie altre dalle psicodinamiche: la Psicoterapia cognitiva: fondamenti, applicazione pratica, indicazioni ed evidenza di efficacia. Fattori terapeutici dei "gruppi" in psicoterapia: esercitazioni pratiche.
Obiettivi: conoscenza teorica delle psicoterapie diverse da quella psicodinamica e esperienza pratica dei "gruppi" in psicoterapia.

III. Teoria dei gruppi di psicoterapia istituzionali. 
Obiettivi: conoscenza teorica dei gruppi di psicoterapia nelle istituzioni, ed esperienze pratiche mediante esercitazione in aula.

IV. Approfondimento dello studio dello psicodramma analitico e sue applicazioni consolidare le conoscenze relative allo psicodramma analitico.
Obiettivi: conoscenza teorica dei gruppi di psicoterapia nelle istituzioni, ed esperienza pratica dello psicodramma analitico mediante esercitazione in aula.

 

Tipi psicologici I – II – III – IV
C.2 - Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche
Ore per annualità: 10
Docente: L. Seidita
I. Dopo una presentazione della teoria tipologica di Jung, verrà approfondito un tipo psicologico per ciascun anno di corso. Ad iniziare dal tipo pensiero.
Obiettivi: è consolidare la conoscenza del tipo pensiero in ambito clinico. Al termine del corso l'allievo dovrebbe conoscere gli aspetti teorici del tipo pensiero ed essere in grado di riconoscerne gli aspetti principali in ambito clinico.

II. Approfondimento monografico sul tipo sentimento. Scopo del corso è consolidare la conoscenza del tipo sentimento in ambito clinico.
Obiettivi: conoscere gli aspetti teorici del tipo sentimento ed essere in grado di riconoscerne gli aspetti principali in ambito clinico.

III. Approfondimento monografico sul tipo intuizione. Scopo del corso è consolidare la conoscenza del tipo intuizione in ambito clinico.
Obiettivi: Al termine del corso l'allievo dovrebbe conoscere gli aspetti teorici del tipo intuizione ed essere in grado di riconoscerne gli aspetti principali in ambito clinico.
IV. Approfondimento monografico sul tipo sensazione. Scopo del corso è consolidare la conoscenza del tipo sensazione in ambito clinico.
Obiettivi: al termine del corso l'allievo dovrebbe conoscere gli aspetti teorici del tipo sensazione ed essere in grado di riconoscerne gli aspetti principali in ambito clinico.

 

Psicodiagnostica esercitazione I – II – III – IV
D.1 - Attività formativa pratica – Esercitazioni
Ore per annualità: 10
Docente: V. Chimienti
I – II – III – IV. Esercitazione monografica pratica attraverso simulate, role playing, vignette cliniche e fogli di scoring, di uno strumento diagnostico specifico variabile ogni anno.
Obiettivi: conoscenza approfondita dello specifico strumento psicodiagnostico utilizzato nell'esercitazione e capacità di utilizzarlo ed interpretarlo nella pratica clinica, in tutte le sue fasi applicative.

Supervisione individuale e di piccoli gruppi di psicoterapia: Role-playing di sedute terapeutiche I – II – III – IV

 

F.4 - Supervisione - Role-playing di sedute terapeutiche
Ore per annualità: 30 – 35 – 30 – 40
Docenti: Butti, Fabj, Raggi
I – II – III – IV. Il corso si articola in esercitazioni pratiche di Role-playing in cui gli allievi, singoli, o in piccoli gruppi assumono il ruolo ora di un paziente affetto da specifico disagio psichico, ora di terapeuta che deve essere in grado di diagnosticare lo specifico disturbo assunto nel ruolo e di porre in essere adeguate proposte al paziente clinicamente accettate in senso scientifico.
Obiettivi: lo scopo della pratica è quello di sviluppare l'empatia dell'allievo rispetto ai vari disagi psichici che si dovrà trovare ad affrontare nella sua pratica professionale, nonché di potersi esercitare nel ruolo di terapeuta in una condizione di assoluta sicurezza.

Supervisione individuale e di piccoli gruppi di psicoterapia analitica effettuata dagli allievi come pratica riflessiva sul vissuto del terapeuta I – II – III – IV

 

F.5 - Supervisione - Pratica riflessiva sul vissuto del terapeuta
Ore per annualità: 30 – 35 – 30 – 30
Docenti: Fabj, Raggi, Butti
I – II – III – IV. La pratica si elicita in un attento lavoro espositivo dell'allievo che attraverso la riflessione profonda del vissuto proprio dell'allievo (o di un piccolo gruppo di allievi) durante le sedute coi pazienti che incontrano nello svolgimento del tirocinio, porti alla verifica e miglioramento della metodica dell'utilizzo della interpretazione del controtransfert del terapeuta come effetto della azione del transfert del paziente.
Obiettivi: gli obiettivi sono duplici, da un lato quello di far acquisire all'allievo una corretta applicazione delle tecniche interpretative della analisi della traslazione terapeutica di Jung integrata dalla moderna psicodinamica, che si basino sul vissuto profondo del terapeuta; e dall'altro quello di poter far confrontare i vari vissuti del gruppo come aspetti comuni di tutti i terapeuti durante la loro pratica professionale.

 

Le relazioni oggettuali in psicoterapia analitica III – IV
C.2 - Insegnamento caratterizzante con lezioni teoriche e attività pratiche
Ore per annualità: 10
Docente: L.V. Fabj
III. Viene data un'adeguata conoscenza teorica delle relazioni oggettuali in psicodinamica (dalla Klein a Kernberg) in rapporto con le rappresentazioni immaginali dei complessi a tonalità affettiva di Jung.
Obiettivi: sufficiente conoscenza della teoria delle relazioni oggettuali in psicodinamica (dalla Klein a Kernberg), in rapporto alle concezioni junghiane delle rappresentazioni immaginali dei complessi a tonalità affettiva.

IV. L'allievo verrà istruito sulle modalità pratiche di applicazione in psicoterapia analitica di tale raffronto teorico, in modo progressivo di difficoltà.
Obiettivi: l'allievo acquisirà, mediante esercitazione pratica in aula su casi clinici portati dal docente, la capacità di individuare le diadi oggettuali/ complessuali presenti nel conflitto relazionale del paziente.

 

Esercitazione DCA I – II – III – IV
D.1 - Attività formativa pratica – Esercitazioni
Ore per annualità: 5
Docente: A. Raggi
I – II – III – IV. Saranno presentate all'allievo profili di pazienti con DCA, in forma di vignetta clinica scritta. L'allievo dovrà essere in grado di indicare il processo diagnostico e giungere, gradualmente, ad una diagnosi, diagnosi differenziale, progetto terapeutico e piano di verifica dei risultati attesi. I tipi specifici di DCA, comorbilità eventuali e caratteristiche, varieranno di anno in anno.
Obiettivi: scopo dell'esercitazione è quello di far giungere l'allievo ad un'adeguata capacità pratico diagnostica e di diagnosi differenziale, nonché pianificazione degli obiettivi e verifica degli esiti del trattamento dello specifico disturbo alimentare presentato.

 

Il metodo dialettico di Jung applicato all'intervista strutturale libera e guidata con la stipo III – IV

D.1 - Attività formativa pratica – Esercitazioni
Ore per annualità: 5
Docente: L. V. Fabj
III – IV. Applicazione pratica del metodo dialettico sintetico costruttivo della psicoterapia analitica con la tecnica dell'intervista strutturale libera e guidata dalla stipo, mediante esercitazione pratica in aula su vignette cliniche portate dal docente e vere e proprie simulazioni. L'allievo impara le tecniche di chiarificazione, confrontazione e interpretazione come moderna applicazione del metodo dialettico, sintetico, costruttivo di Jung, sia a scopo diagnostico, sia dialogico terapeutico, sotto la guida del docente, fino ad acquisire la capacità di compiere da solo, l'intervista strutturale. Viene insegnata e verificata in pratica, la capacità di condurre il colloquio clinico diagnostico, dalla prima domanda di apertura della relazione clinica fino alla restituzione della diagnosi al paziente, sia in forma libera che guidata con la stipo.
Obiettivi: far progressivamente acquisire all'allievo una sufficiente capacità pratica del metodo dialettico, sintetico, costruttivo di Jung, applicato all'intervista strutturale libera e guidata con la stipo, a scopo sia diagnostico, sia terapeutico.

 

Tecniche di comunicazione in psicoterapia III – IV
D.1 - Attività formativa pratica – Esercitazioni
Ore per annualità: 5
Docente: A. Raggi
III – IV. Affinché l'applicazione pratica di tecniche e metodologie, sia massimizzato nella sua capacità di generare valore, ascolto e cambiamento, occorre sostenere il passaggio di chi si avvia verso la professione di psicoterapeuta alla piena professionalità nella gestione della relazione con il paziente. Questo comporta l'acquisizione esperienza ed esercizio nell'applicazione delle tecniche più evolute di comunicazione interpersonale, principi, metodologie e capacità personali, che questo corso intende trasferire ai partecipanti. Articolato su due moduli sequenziali e interdipendenti, mira a fornire un supporto a chi opera in ambito clinico a contatto con individui e gruppi o che saranno destinati a svolgere quest'attività. L'attività didattica è caratterizzata dalla costante interazione guidata dei partecipanti sulle tematiche oggetto del corso che si basa sull'apprendimento delle basi di: comunicazione in psicoterapia, tecniche di ascolto attivo, programmazione neurolinguistica (PNL).
Obiettivi: far acquisire metodi e strumenti di lettura del comportamento per gestire la relazione con il paziente; Migliorare le capacità personali del terapeuta di comunicazione e relazione; Apprendere i fondamenti operativi dell'ascolto attivo e dell'empatia; Imparare ad utilizzare le capacità empatiche e le principali tecniche di meta-comunicazione; Riconoscere il linguaggio non verbale ed interpretare i messaggi subliminali del paziente.

 

Psicodramma analitico I – II – III – IV
D.1 - Attività formativa pratica – Esercitazioni
Ore per annualità: 10
Docente: L. Seidita
I-II-III-IV
Il corso di Psicodramma analitico, a carattere esperienziale, ha come finalità quella di far conoscere e sperimentare lo Psicodramma analitico quale metodologia attiva di conduzione dei gruppi terapeutici e non. Le sessioni di Psicodramma avranno come obiettivo quello di esperire attraverso la messa in gioco personale dei partecipanti, la tecnica, il metodo e modello dello Psicodramma analitico, attraverso il lavoro sul Sogno e le Immagini secondo gli approcci della Psicologia analitica.
Lo Psicodramma analitico junghiano fonda il proprio campo d'azione proprio sull'analisi del Sogno e sulla presentificazione immaginale delle costellazioni multidimensionali e multi-personali dell'intera psiche del soggetto, attraverso il qui ed ora dell'azione scenica.
Esso diventa il luogo in cui le parti interne del soggetto prendono vita, attraverso la partecipazione attiva dei membri del gruppo chiamati in causa dal protagonista a giocare un ruolo interno specifico; che sia esso elemento o personaggio d'un sogno, che ora parla e lancia messaggi trasformativi, o altro da sé significativo in interazione col protagonista, nel passato ricordato, nel presente esperito o nel futuro auto-percepito e rappresentato.
A differenza di altre tecniche terapeutiche, che usano come strumento privilegiato la parola, cioè lo scambio verbale tra terapeuta e paziente, lo Psicodramma si basa sulla drammatizzazione della propria storia passata e presente, dei propri sogni e delle proprie fantasie.
Un luogo ove i miti, gli archetipi ed i simboli prendono vita attraverso il corpo, la parola e l'azione, ove rendere visibile attraverso carne, ossa, sguardi, emozioni, e occhi, l'intero campo psichico dei vari protagonisti del gruppo.
Mentre nello Psicodramma classico è fondante il mito della catarsi ritenuta di per sé terapeutica, considerata liberatoria e quindi fonte di cambiamento, nello Psicodramma analitico si associa all'effetto catartico della rappresentazione, insito nell'atto del drammatizzare, l'analisi.
Obiettivi: sulla scorta della concezione analitica del sogno come teatro di personaggi interni e per la valutazione positiva della funzione creativa dell'immaginazione, è quello di presentificare nel qui ed ora dell'azione, parti interne del soggetto per renderle visibili e parlabili. Far acquisire agli allievi le principali tecniche e metodologie dello psicodramma analitico e consentire loro di esperire attraverso la diretta partecipazione e il coinvolgimento attivo, la possibilità di condurre efficacemente sessioni di psicodramma analitico in psicoterapia.

SEMINARI ANNUALI
Storia dell'arte I – II – III – IV
C.1 - di indirizzo a carattere solo teorico
Ore per ciclo: 5
Docente: R. Cresti
Primo ciclo: Freud, Jung e la storia dell'arte del '900. Secondo ciclo: Jung e l'Ulisse di Joyce: un rapporto controverso nella storia dell'arte. Terzo ciclo: Jung come pittore e scultore del '900: le pitture e sculture di Jung nella storia dell'arte. Quarto ciclo: Esame del Libro rosso di Carl Gustav Jung e della produzione pittorica dello stesso Jung in rapporto alla pittura europea del XIX e del XX secolo e a autori del primo romanticismo tedesco. Analisi formale e commento di singole immagini e letture da testi junghiani, in modo particolare, Ricordi, sogni, riflessioni, Milano 2008, poste in relazione alla monografia di R. Cresti, Saggio sul fondamento storico dell'arte contemporanea, Le Ossa, Filottrano (AN), 2015.
Obiettivi: Conoscenza teorica della posizione nell'ambito della Storia dell'Arte dei due pionieri della psicologia del profondo. Mostrare e fornire una conoscenza teorica sufficiente sul controverso rapporto fra Jung e Joyce in una dinamica dove psicologia del profondo e storia dell'arte si compenetrano fra loro. Una conoscenza teorica da parte dell'allievo delle opere d'arte di Carl Gustav Jung visto come pittore e scultore dalla storia dell'arte. Una conoscenza teorica da parte dell'allievo delle opere d'arte di Carl Gustav Jung visto come pittore e scultore dalla storia dell'arte.

 

Storia delle religioni I – II – III – IV
C.1 - di indirizzo a carattere solo teorico
Ore per ciclo: 5
Docente: S. Marchignoli
Primo ciclo: Panoramica sulla storia del simbolismo religioso occidentali ed orientali secondo Mircea Eliade. Secondo ciclo: Panoramica sulla storia della esperienza meditativa nell'estasi religiosa in Occidente. Terzo ciclo: Panoramica sulla storia della esperienza meditativa nell'estasi religiosa in Oriente. Quarto ciclo: illustra il significato di alcune categorie chiave della Storia delle religioni ("religione", "mito", "sacro", "sacrificio", "rito", "immagine", "monoteismo/politeismo", "simbolo"), attraverso un'analisi critica della loro origine e sviluppo storico, nonché degli usi che ne sono stati fatti dai principali storici delle religioni. Attenzione particolare viene data alla storia della polarità "mito" – "simbolo". Si presenta il caso particolare della storia delle religioni indiane, con particolare riguardo ai cicli mitologici e alle profonde trasformazioni avvenute nel passaggio tra vedismo-brahmanesimo e induismo. Vengono studiati i fenomeni relativi allo yoga, alla bhakti e al tantra. A conclusione del corso viene analizzata la concettualizzazione dello yoga e del mandala nell'opera di Jung.
Obiettivi: scopo del corso è fornire: 1) strumenti critici per la descrizione e interpretazione dei fenomeni religiosi e delle modalità tipiche del loro manifestarsi; 2) basi storico-critiche per l'uso consapevole della terminologia della storia delle religioni. Al termine del corso l'allievo dovrebbe avere acquisito una conoscenza critica delle categorie principali della storia delle religioni ed aver raggiunto le competenze necessarie per saperle applicare ad esempi specifici.

 

Tecniche immaginative in psicoterapia (1) I - II
C.2 - di indirizzo a carattere teorico e pratico
Ore per ciclo: 10
Docente: M. Mengheri, M. Gemelli
I. Verranno presentati cenni sulla teoria della Psicologia junghiana a corollario dello studio teorico e clinico della metodica creata da Dora Maria Kalff (1904-1990), conosciuta come il Gioco della Sabbia (Sand Play Therapy, -SPT-).
Ci si concentrerà su come il paziente grazie alla SPT insceni una problematizzazione inconscia e su come il gioco della fantasia, così come esplicato da Dora Kalff, agisca sulla psiche del paziente, influenzando le corrispettive dinamiche inconsce.
Obiettivi: questo processo, reso operativamente visibile, dunque osservabile e analizzabile clinicamente, permetterà al terapeuta l'acquisizione di importanti informazioni per il prosieguo del trattamento e al paziente di procedere, del concedente, verso una propria consapevole via individuativa.

II. Dall'inconscio individuale in Freud all'inconscio collettivo di Jung. Il lavoro di Jung sulle immagini dell'albero filosofico e spunti a partire dal lavoro sui simboli delle fiabe.
Obiettivi: comprendere la differenza tra la nozione di inconscio nelle teorizzazioni di Freud e di Jung. Riconoscere i significati dei simboli all'interno di alcune fiabe grazie all'esercitazione a partire dall'esegesi di una fiaba.

 

Tecniche immaginative in psicoterapia (2) I - II
C.2 - di indirizzo a carattere teorico e pratico
Ore per ciclo: 10
Docente: M. Gemelli, L.V. Fabj
I. Studio della tecnica dell'immaginazione attiva come metodo terapeutico: l'Amplificazione Circolare. Obiettivi: apprendere la tecnica dell'immaginazione attiva e utilizzarla all'interno del setting terapeutico.
II. Approfondimento della tecnica dell'Amplificazione Circolare. Obiettivi: conoscere l'importanza dell'utilizzo delle tecniche di immaginazione attiva e saper utilizzare la tecnica dell'amplificazione circolare.

TIROCINIO
Il Tirocinio in strutture pubbliche o private accreditate è di 150 ore annue.
Gli obblighi per gli allievi relativi al tirocinio in conformità alle disposizioni del MUR sono previsti dall'articolo 13 del Regolamento della Scuola.